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06/03/2025

Aperitivi letterari: i libri del cuore

Loghi Con i Bambini

 

Sistemiamo le primule, è primavera quasi.
Il 20 Febbraio, la seconda giornata della presentazione del “libro del cuore”, emoziona le tre volontarie che si dovranno raccontare attraverso il loro libro. Questa occasione è realizzata all'interno del progettto Gener-azioni.

Si prepara la nostra incantevole Sala Guardini e si inizia questa oretta di chiacchere che certamente hanno trasmesso lo spirito della Fondazione Famiglie per la Famiglia: amici che si mettono in gioco con il cuore, tenuti quasi per mano dai fantastici tre: Gabriella, Lorenzo e Giuseppina.

Tre libri che raccontano di donne, storie diverse, periodi storici diversi, come diverse le tre volontarie che hanno accolto l’invito. Alcune frasi che sono rimaste nel cuore delle lettrici che sicuramente possono essere la traccia per aggiungere questi titoli alla vostra lista di libri.

LIBERATA ( Domenico Dara)
Uno spaccato di vita degli anni 70. Siamo in un piccolo paese del sud, la protagonista si muove sullo sfondo dei grandi cambiamenti che stanno accadendo, si affaccia timidamente alla vita.
Liberata colleziona fotoromanzi, scatta foto con la sua polaroid ed è perdutamente innamorata di Franco Gasparri.

“Credeva a tutto quello che non si vede.
Credeva al destino già scritto, all’anima che vive dopo la morte, al malocchio che colpisce, all’invidia che affama, a certi pensieri che spostano gli oggetti, alle voci dei defunti, ai sogni che si avverano, al potere misterioso della luna, alle vite che non sono accadute ma che lo stesso ci perseguitano.”

Dattilografa e perennemente con la testa tra le nuvole vive con la sua famiglia una quotidianità fatta di riti che si ripetono, che sottendono tristezze e dolori.
Ma la vita è come un fotoromanzo al quale sono state strappate le ultime pagine. Liberta lo scoprirà
attraverso un percorso che la traghetterà dalla giovinezza alla vita adulta.

DUE (Irène Nèmirovsky)
Parigi, la grande guerra è finita. Si trovano inebriati dalla vita, dal loro essere sopravvissuti. Una serata e una notte dove si intrecciano amori e passioni e la gioventù che brucia e afferra il momento con slancio.
I protagonisti vivranno il momento con intensità diverse, ognuno di loro attribuisce alle carezze e alle parole sussurrate un significato, per Antoine è solo un momento mentre Marianne si innamora.
Da questo incontro nascerà una storia destinata a rintrecciarsi nel corso della vita. Si sposeranno, e l’autrice ci regala momenti di riflessione, senza sconti sul passaggio dalla passione all’ amicizia che infine diventa la relazione tra coniugi.

“E’ una specie di pudore dell’anima. Quando il primo fuoco della passione si è spento, quanti riguardi, quante delicatezze là dove un tempo si pretendeva di far piena luce nel fondo stesso dei pensieri, nella loro più ambigua profondità. A poco, a poco si diventa saggi.”

 

LAURI’. TRA I FILI DEL NOVECENTO (Mario Rossi)
Laurì, è il nome con cui veniva chiamata da piccina.
Emozionante sentire il racconto di una storia vera, la nostra volontaria ci presenta il libro scritto dal marito, un’urgenza che l’autore sente per definire con uno sguardo personale ma ricco di ricerca storica le proprie radici. La vita della Sua mamma che si snoda durante il novecento, vede Laurì affrontare la vita con semplicità e coraggio sostenuta da un Fede incrollabile. Rimasta orfana da piccola viene accolta nell’orfanatrofio del Conventino, ci immergiamo nella sua esperienza di raccolta della questua nelle cascine della bergamasca, del lavoro di ricamo, dei panni lavati al fiume.
Ci racconta del suo matrimonio, che la vedrà vedova dopo poco più di un mese dalla celebrazione, di un bimbo in arrivo. Quel bimbo che cresciuto cercherà di ricostruire la memoria del padre mai conosciuto ma che lascia in lui un segno importante. Si intrecciano così le due origini e si assaporano le vite semplici della Bergamasca e dell’Abruzzo, terra del padre.

“Laura per tutta la vita camminò: da orfana per la questua, poi per recarsi al lavoro, in chiesa…
Non le insegnò nessuno a inforcare la bicicletta, a prendere la patente.
Una vita a piedi, in piedi.
Sorretta da un credo profondo e intelligente, non si piegò mai di alle cattiverie e alle avversità che purtroppo la colpirono fin dall’infanzia. Il suo sguardo fu sempre rivolto a Dio, nulla ha potuto staccarla da Lui.
Per questo vinse”

 

Il progetto Gener-Azioni è stato selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.